Si chiama Shinigami eyes (dal giapponese “shinigami” che vuol dire dio della morte, il mietitore delle anime) ed è una nuova estensione di Google Chrome.
Lo scopo? Schedare e segnalare in rosso i nomi e le pagine dei presunti “omofobi”.
Una vera e propria lista di proscrizione prima che entri in vigore la legge Zan.
Sono stati bollati in rosso politici come Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ed anche l’ex ministro della famiglia Lorenzo Fontana, testate come La Verità ed ovviamente anche la nostra Osservatorio Gender.
Ma è stata schedata anche la giornalista di sinistra Marina Terragni, perché contraria alle legge Zan che ha commentato così dopo aver appreso di essere diventata “rossa” su Google:
«C’è una estensione di google già scaricata da più di 20000 persone, che fa comparire in rosso i nomi delle-gli utenti di Facebook bollati come Terf (Femministe Radicali Trans Escludenti, a loro dire): così viene definita-o chi pensa che l’utero in affitto sia una abominio, chi ritiene che la prostituzione non sia un lavoro come un altro, chi lotta contro la somministrazione di ormoni a bambine e bambini dal comportamento non conforme, chi si oppone al cosiddetto self-id: la libera determinazione del genere a cui appartenere senza alcun atto pubblico. A che cosa serve segnalarci? Che uso si intende fare di questa segnalazione?»
Il senatore Pillon ha invece dichiarato:
«Questa storia mi ricorda, sia pur con un ben diverso livello di violenza, quella di un pazzo criminale che costrinse i figli d’Israele a cucirsi una stella gialla sul petto. Si comincia così, puntando il dito e marcando con un colore diverso per evidenziare lo stigma sociale. Sappiamo come finisce. Tutto questo accade oggi, mentre la legge zanscalfarottoboldrini ancora non è in vigore. Immaginate domani…».
Un vero e proprio “marchio d’infamia” per isolare chi ha un pensiero diverso sulle tematiche della famiglia e della vita.
Un marchio per coloro che sanno bene che tutto ciò che propina la lobby LGBT è una menzogna creata per distruggere le anime ed i corpi delle persone più fragili, per rovinarne la mente con ideologie assurde, per creare una società di esseri umani liquidi, senza identità e “senza sesso”.